In cammino

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Nella mia indagine sui sentieri della vita amo definirmi

IN CAMMINO

secondo il titolo di una racconta antologica giovanile di poesie di mio padre Pierluigi Piotti.
In cammino come tutti noi sui sentieri della vita percorrendo il nostro viaggio quale sintesi di esperienze e riflessioni, di dati empirici e speculativi.

E quanto ci insegna, e continua ad insegnarci, in questo nostro cammino, la nostra vita e quella di coloro (vicini o lontani essi siano) che la stanno vivendo contemporaneamente a noi o ci hanno preceduti!

Con qualcuno siamo venuti in contatto più o meno stretto;
altri li conosciamo indirettamente perché balzati (per i motivi più disparati!) all’onore della cronaca, oppure grazie al web;
della maggior parte non conosciamo neppure lontanamente l’esistenza se non come appartenenti ad una determinata etnia o gruppo sociale.
Tutti costoro contribuiscono comunque, in maniera più o meno significativa, a costituire il puzzle della vita e qualcuno di loro sa offrirci preziosi spunti per il nostro cammino, raccontandoci il proprio.

Tra tutti questi compagni di viaggio, reali o ideali, vicini o lontani, conosciuti o sconosciuti, alcuni mi sono particolarmente cari per affinità elettiva.
Tra questi, il primo che mi piace nominare, per tutto ciò che la sua figura e la sua vita continuano a trasmettermi, è Tiziano Terzani.

Tiziano Terzani,

“un viandante per vocazione alla ricerca del suo destino”

di lui sono appena stati pubblicati da Longanesi i Diari postumi a distanza di dieci anni dalla sua scomparsa avvenuta nel Luglio 2004

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La moglie e compagna di una vita Angela Terzani Staude ne ha curato la raccolta e l’edizione e ce ne parla nella bellissima prefazione e nel seguente articolo pubblicato dal Corriere della Sera il 27 maggio 2014:

TERZANI, IL SENSO DEL VIAGGIO E’ SEMPRE UN RITORNO A CASA

Clicca qui per leggere l’articolo

Ora ascoltiamo cosa ci dice Tiziano Terzani a proposito della Verità e della pretesa illusoria di desumerla dalla narrazione delle circostanze e dei fatti della vita e dai sentieri intrapresi il cui senso non sempre è agevole interpretare

Difficile dunque trovare la Verità assoluta.
Spesso non meno difficile individuare la propria che può consistere nel

 seguire il proprio sentiero

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In SILENZIOSO ASCOLTO del CAMMINO dell’amico Marco Cacciola,
con un GRAZIE a lui per la CONDIVISIONE e all’amica Carlotta Viscovo che me l’ha segnalato consentendomi di seguirlo intersecandolo con il mio
http://www.confrontiamoci.net/in-cammino/

foto di Marco Cacciola.
Marco Cacciola

Tredicesimo giorno
Farsi Silenzio > Un Cammino

È difficile parlare con parole non banali di quello che sto cercando.
Allora accade che in questo cammino gli incontri migliori nascano dal silenzio.
E così il silenzio diventa la prima parola rivolta all’altro. E anche la disponibilità ad accogliere l’altro, senza cercare subito di inglobarlo nel proprio discorso.
In fondo in questi incontri non c’è stata la pretesa di conoscersi, ma la capacità di rispettarsi per quello che siamo.
E questo è stato possibile anche perché ognuno, durante il dialogo, ha fatto regolarmente ritorno al silenzio.
Così il silenzio è diventato il luogo dove incontrarsi, dove manifestare le proprie differenze, dove offrire all’altro lo spazio in cui esistere, senza imporre norme e abitudini. E senza sottomettere l’altrui verità alla propria interpretazione immediata. Ma col piacere di riconoscere qualcosa che ci è sconosciuto e che accettiamo di accogliere.
Ritornare poi al silenzio in cammino mi permette di mettere in prospettiva il senso delle parole ascoltate.
E questo gesto concreto, il cammino stesso, si fa opera d’arte, in quanto via per entrare in relazione con l’altro.

‪#‎FarsiSilenzio‬ @SalaFontana @CollineTorinesi